I benefici di una dieta sostanzialmente vegetariana sono stati confermati soprattutto per quanto riguarda il rischio d’insorgenza del diabete di tipo 2. Una dieta povera di alimenti di origine animale e ricca di frutta e verdura, infatti, sembra ridurre del 20% il rischio di diabete di tipo 2 e, se è anche ricca di cereali integrali e legumi, i benefici possono esser ancora più significativi. Mentre se è eccessivamente ricca di zuccheri semplici e raffinati i benefici si annullano. E’ la conclusione di uno studio pubblicato su PLoS Medicine.
Lo studio
Il nuovo studio, guidato da Ambika Satija, ricercatrice della Harvard School of Public Health di Boston, si è concentrato sulla qualità della dieta vegetariana. La squadra ha utilizzato dati provenienti da più di 200.000 uomini e donne americani per un periodo di 20 anni. I partecipanti hanno compilato questionari sulla dieta seguita abitualmente, le loro condizioni di salute e lo stile di vita. Ebbene, dall’analisi dei dati è emerso che una dieta a basso contenuto di prodotti animali e alto contenuto di vegetali, ha ridotto il rischio di diabete di tipo 2 del 20%.
Inoltre, si è anche visto che se le diete vegetariane erano anche ‘sane’, ovvero ricche di nutrienti come i cereali integrali, frutta fresca e verdure, legumi e noci, la riduzione del rischio di diabete 2 saliva al 34%. Viceversa quelle ricche di zuccheri semplici, patate, farina non integrale e bevande zuccherate erano collegate ad un 16% di aumento del rischio di malattia. A contare quindi, per i ricercatori, non è solo il mangiare meno carne, ma anche la qualità dei nutrienti assunti.